Serra de' Conti - Marche
25 Novembre 2016 - 27 Novembre 2016
Da quando abbiamo scoperto le Marche non riusciamo a starne lontani troppo a lungo.
Ne parlavamo qualche tempo fa, con Ale: la Toscana è ordinata, precisa, perfetta, con i suoi cipressetti in due file allineate e parallele che accompagnano lo sguardo fin sulla collina, i casolari ristrutturati ad arte, le vigne che disegnano il paesaggio: tutta pettinata, insomma, come un uomo con l'abito adatto per ogni occasione, la battuta ricercata, i modi impeccabili.
Le Marche sono di una bellezza straordinariamente rustica, genuina, senza sovrastrutture.
E' una terra che non ama il clamore e le paillettes, che parla parole di una lingua stretta, alle volte poco comprensibile: le devi proprio stare ad ascoltare per bene se vuoi essere certo di capire. Ma sanno arrivare al cuore in modo così diretto da non lasciare spazio ad obiezioni.
Nelle Marche hai sempre la sensazione che il meglio debba ancora venire.
Che il panorama migliore si trovi proprio oltre la prossima curva.
Che un sorriso, qui valga di più che altrove.
(Una strada e una veduta)
(Colline)
(Luci e ombre)
(Verde, marrone e azzurro)
(Autunno)
(Campi e colline)
(Buio e luce)
(Panorama)
(Luci e ombre II)
(Vigne che riposano al sole)
(Campi e colline II)
(Colori autunnali)
E' la prima volta che torniamo dopo le scosse di terremoto che hanno colpito la zona ad agosto e ottobre: siamo sempre rimasti in contatto con Chicca ed Ennio, sappiamo che loro stanno bene e che il Borgo ha retto.
Ci hanno raccontato di una bella iniziativa per le famiglie che hanno perso tutto: un'associazione del posto sta raccogliendo libri per gli adulti e giocattoli per i bambini, con l'intento di rimettere insieme una piccola biblioteca comunale; visto che in questo momento con i generi alimentari e di prima necessità non ci sono emergenze, la lettura può essere un modo alternativo di portare conforto.
A Milano abbiamo fatto perciò un'incursione massiccia in libreria, abbiamo mobilitato amici, parenti e colleghi e abbiamo raccolto molto materiale da portare a destinazione: è il nostro contributo, il nostro modo per dire che ci siamo.
(La strada per il Borgo)
Chicca ed Ennio ci accolgono con il calore di quella che per noi, ormai, è una seconda casa.
Un pranzo insieme a loro significa tante cose. A maggior ragione dopo tutto quello che è successo.
Attorno alla tavola condividiamo pietanze, vino, racconti, umori.
Ridiamo spesso, ad alta voce.
Brindiamo alla bellezza del ritrovarsi.
E abbiamo la sensazione che qui la felicità sia davvero una cosa semplice.
(Serra San Quirico)
Come la Festa della Cicerchia, una due-giorni di eventi, iniziative, esibizioni e leccornie locali, che decidiamo di visitare la sera stessa per una cena in compagnia e il giorno successivo per qualche acquisto, grazie alla presenza di produttori locali con le specialità del territorio.
La cicerchia è un legume coltivato solo nelle Marche, in particolare nella rinomata località di Serra de' Conti: immaginate una lenticchia, solo un pò più grossa e squadrata, ottima per zuppe e minestre. Se non l'avete ancora provata, fatelo.
(Serra de' Conti)

(Serra de' Conti - Festa della cicerchia - indovina cosa c'è nel piatto)
(Serra de' Conti)
Le strade del borgo sono illuminate da tante candele, accese all'imbrunire.
Iniziamo con un aperitivo e facciamo conoscenza con "Ladies and Gentlemen, the winner is" della nostra top five culinaria mondiale.
Guanciola col pa'.
Ossia la guanciola col pane: si tratta di una parte specifica della guancia del maiale (da NON confondersi con il guanciale) che viene "saltata" con una spruzzata di aceto ed infilata tra due fette di pane caldo.
Ossia la guanciola col pane: si tratta di una parte specifica della guancia del maiale (da NON confondersi con il guanciale) che viene "saltata" con una spruzzata di aceto ed infilata tra due fette di pane caldo.
Inutile anche solo tentare di spiegarne la bontà: non vi resta che assaggiarla! 😉
Seduti su di una panca di legno, attorno ad un grande braciere, abbiamo addirittura fatto il bis, assieme a un paio di bicchieri di vino novello.
(Guanciola col pa')
Tutti i locali sono aperti a Serra de' Conti: troviamo posto nel bar/ristorante del teatro.
Assistiamo a diverse esibizioni di gruppi di musicisti locali, giovani e meno giovani, chitarre e fisarmoniche di varie dimensioni. Gli animi si scaldano, tavoli e sedie si spostano, si fa spazio a qualche coppia che balla e a cui se ne aggiungono sempre di più.
Chi sa le parole canta, gli altri battono le mani a tempo con la musica.
E' un momento festoso, spensierato.
(Macinino Schiacciapensieri)
(Balli popolari)
Sarà per via del vino, sarà che quando arriviamo qui seguiamo i ritmi del nostro corpo, ma ci sentiamo in una bolla estatica.
Di ritorno al Borgo dopo la serata, aggiungiamo legna nella stufa per la notte, ci infiliamo un pigiama caldo, ci buttiamo sotto le coperte, riusciamo a sentire il buio e il silenzio che circondano le colline.
Qui non c'è TV e i cellulari non hanno campo.
Una vera benedizione (per noi). La nuova frontiera dell'avventura. Solo per veri coraggiosi.

Dormiamo sodo e ci svegliamo rilassati.
Di ritorno al Borgo dopo la serata, aggiungiamo legna nella stufa per la notte, ci infiliamo un pigiama caldo, ci buttiamo sotto le coperte, riusciamo a sentire il buio e il silenzio che circondano le colline.
Qui non c'è TV e i cellulari non hanno campo.
Una vera benedizione (per noi). La nuova frontiera dell'avventura. Solo per veri coraggiosi.
(Calore)
Dormiamo sodo e ci svegliamo rilassati.
Ci prendiamo tutto il tempo che serve: facciamo colazione con le marmellate e il pane caldo fatti in casa da Chicca; Ale scatta qualche foto agli amici a quattro zampe di cui non abbiamo ancora imparato tutti i nomi.
Ma avremo tempo per farlo. Perché sappiamo perfettamente che torneremo.
Ma avremo tempo per farlo. Perché sappiamo perfettamente che torneremo.
(In posizione)
(Prospettive)
(Gatti)
(Cosa annusi?)
(Gli occhi della verità)
(Nena)
(La Casa Verde)
🌟🐀
Dulcis in fundo, i conti della serva: