I nostri punti cardinali

(Portogallo, Isola di Porto Santo)

Noi, per esempio, iniziamo adottando con sistematicità un metodo empirico affinato col tempo e degli strumenti precisi:
  • un divano comodo (in alternativa, quello di casa a Desio, nell'unico vero Stato sovrano di Lombardia, o quello di casa a Romentino, nei territori sabaudi, denominati anche, con gran spregio, "Stato di Fianco")
  • due PC aperti di default sui siti delle compagnie aeree low-cost
  • un file Excel all'uopo ideato da Ale, con filtri, macro, tabelle di pivot, per elaborare un business case finale  
  • caffè e/o tisane e/o generi di conforto (leggasi cioccolato, patatine, Haribo Tirlibibi) a profusione
  • tanta pazienza (io la perdo, Ale sopporta me che la perdo. Perché succede sempre, fidatevi).
Le variabili per noi cruciali sono tempo e denaro.
Detta così pare un'affermazione da far inorridire Carletto e Fede (i.e. Marx ed Engels), ma la differenza sta tutta lì, in quell'accento mancante sulla congiunzione tra le parole tempo e denaro.
Non essendo liberi dal giogo della produttività, dall'asservimento al sistema capitalistico, da bollette e mutui e al contempo non essendo figli di oligarchi russi o di narcotrafficanti in pensione, ci dobbiamo ritagliare il tempo per viaggiare e i soldi che ci permettono di farlo.
Elementi preziosi entrambi, ma il Tempo è di gran lunga più prezioso del denaro.
Volendo viaggiare assiduamente, abbiamo necessità di fare in modo che i costi siano quanto più contenuti possibili e che il nostro livello di adattamento sia inversamente proporzionale ai primi.