La porta del Wakhan Corridor - Langar

2 Agosto 2019 - 23 Agosto 2019

(Sassyk kul lake, Pamir)

La prima cosa che ho detto al Piemontese quando abbiamo messo piede nella homestay di Langar, alla fine della giornata, è che questo sarebbe stato un posto muto: non riesco davvero a trovare le parole per descrivere la bellezza che i nostri occhi hanno visto, se non i soliti, banali aggettivi.
Quindi poche riflessioni e molte foto, che comunque non riescono a rendere luce e colori.

 (Pamir highway)

 (Pamir highway)

 (Pamir highway)

 (Pamir highway)

 (Pamir highway)

 (Pamir highway)

(Pamir highway)

(Firdavs on the Pamir highway)

(I due pivelli, Pamir highway)

(Pamir highway)

Il palcoscenico si apre con l'azzurro del cielo, il blu e il verde delle acque dei laghi, il bianco accecante delle nuvole e dei ghiacciai, tutte le tonalità e le sfumature dei colori primari, e poi il nero, il marrone, l'ocra, l'arancione, l'acqua marina, il viola delle montagne e delle rocce.

 (On the Pamir highway)

 (Along the Pamir highway)

(Along the Pamir highway)

Partendo da Karakol e percorrendo la Pamir Highway, abbiamo visto scorrere il villaggio di Alichur, il lago Sassyk kul, il villaggio di Bulunkul e il lago Yashil kul.

(Alichur village from the rear view, Pamir highway)

 (Sassyk kul lake, Pamir)

 (Sassyk kul lake, Pamir)

(Sassyk kul lake, Pamir)

 (Verso Bulunkul)

 (Verso Bulunkul)

 (Verso Bulunkul)

(Verso Bulunkul)

Il pranzo consumato a Bulunkul, la cittadina più fredda dell'Asia centrale che lo scorso inverno ha toccato i -60°, è frugale: un piatto di patate e cipolle stufate preparate dalla nuora del proprietario, che da 35 anni, ogni tre ore, invia i dati di temperatura, pressione, velocità e direzione del vento a Dushanbe per conto del servizio meteorologico.
La vita è dura da queste parti: 48 famiglie per un totale di 220 persone al centro del nulla, che vivono in case che noi definiremmo diroccate. L'inverno dura otto mesi, da ottobre a maggio. Lo scorso mese i lupi hanno ucciso quattro mucche, è il prezzo da pagare, dice lui.

 (Bulunkul, Pamir)

 (Bulunkul, Pamir)

 (Bulunkul, Pamir)

 (Bulunkul, Pamir)

 (Bulunkul, Pamir)

 (Stop sign or "Please, stop in Pamir region"?)

 (Verso Yashil kul lake, Pamir)

 (Yashil kul lake, Pamir)

 (Yashil kul lake, Pamir)

 (Yashil kul lake, Pamir)

 (Yashil kul lake, Pamir)

 (Bulunkul)

(Bulunkul)

Ripartiamo in direzione Langar, la porta del Wakhan Corridor, attraverso il passo Karghush a 4.344 metri. Dopo un inizio di spazi ampi, aspri, che a tratti ricordano ambienti desertici intervallati da ruscelli e prati inaspettati, la strada si apre su una grande valle, per poi scendere a costeggiare il fiume Pamir (più avanti diventerà il Pyanj), che segna il confine con l'Afghanistan. Viaggiamo così, a ridosso della frontiera con il paese che suscita la Paura con la P maiuscola, per un'ottantina di chilometri. La strada, poco più di una mulattiera, si inerpica sui crinali delle montagne, come una sfida ai nomadi di ogni tempo. 

 (Verso Langar)

 (Verso Langar)

 (Verso Langar)

 (Fiume Pamir, il confine tajiko-afghano)

 (Fiume Pamir, il confine tajiko-afghano)

(Sì, ce l'abbiamo fatta - I due pivelli al confine tajiko-afghano, Pamir)

 (Fiume Pamir, il confine tajiko-afghano)


 (Fiume Pamir, il confine tajiko-afghano)

 (Fiume Pamir, il confine tajiko-afghano)

 (Fiume Pamir, confine tajiko-afghano)

 (Verso Langar, Pamir)

(Fiume Pamir, confine tajiko-afghano)

Una sfida raccolta ma persa senza rimpianti di fronte a scenari drammatici di valli profonde scavate dal corso impetuoso del fiume, a montagne disegnate dagli umori del tempo, a vette innevate, al Pamir tajiko e a quello afgano.

 (Verso Langar, Pamir)

 (Verso Langar, Pamir)

 (Verso Langar, Pamir)

 (Verso Langar, Pamir)

(Verso Langar, Pamir)

(Verso Langar, Pamir)

 (Verso Langar, Pamir)

 (Verso Langar, Pamir)

(Verso Langar, Pamir)

 (Verso Langar, Pamir)

 (Verso Langar, Pamir)

 (Homestay a Langar, Pamir, Wakhan Corridor)

(Cena a Langar, Pamir, Wakhan Corridor)



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