Danzica - Parte I, ovvero la città che non ti aspetti

20 Aprile 2019 - 25 Aprile 2019

(Danzica, Polonia)

Stavolta scrivo io, alle volte va così ma che ci volete fare…
Dunque, Danzica. È un po’ di tempo che meditiamo una visita di questa città, sia perché ci è stata descritta come decisamente meritevole,  sia perché solo a nominarla, la mente va dritta dritta a ripercorrere le strade della storia del secolo scorso. Una storia di trionfi ma anche di sofferenza.
Sono partito con la mia idea di come potessi trovare questa città: nordica, un po’ grigia. Fredda, non solo in senso meteorologico.
E invece no.
Ci ha sorpreso con il suo essere colorata, vivace e soprattutto interessante. Forse perché il tempo è stato clemente ma alla fine, come spesso capita, qualsiasi idea che ci facciamo a priori, se ne va a remengo.
Non riuscirò a raccontarla in un solo post, perciò iniziamo con il primo. Poi scriverò il secondo.

(Danzica, Główne Miasto)

(Danzica, Główne Miasto - Da scoprire con il naso all'insù)

(Danzica, Główne Miasto - La luce del Nord)

(Danzica, Główne Miasto - Passeggio lungo la Motława)

Danzica è una città che mostra subito il suo carattere, come dire... anseatico, con il canale che la taglia in due si lascia guardare dalla via che tutti i turisti percorrono su e giù per svagarsi tra una birra e un negozio di ambra del Baltico.

(Danzica, Główne Miasto - Passeggio lungo la Motława)

(Danzica, Główne Miasto - Passeggio lungo la Motława)

Dico anseatico perchè è l’unico aggettivo che mi balza alla mente pensando al modo in cui le facciate delle case modellano l’estetica di questa città.

(Danzica, Główne Miasto - Passeggio lungo la Motława)

(Danzica, Główne Miasto - Passeggio lungo la Motława)

(Danzica, Główne Miasto - Długi Targ)

(Danzica, Główne Miasto)

(Danzica, Główne Miasto - Długi Targ)

(Danzica, Główne Miasto - Dwór Artusa)

(Danzica, Główne Miasto - Passeggio lungo la Motława)

Ah quasi dimenticavo. Per questo fine settimana, per la prima volta, abbiamo sperimentato Air B&B. Che dire… tutto perfetto, appartamento dotato di tutto quello che serve, direi anche in qualche modo elegante, in centrissimo a zero passi da minimarket aperti 24/7, locali vari e ristoranti, in una palazzina in stile modernista (o jugendstil, o liberty o art nouveau) ma soprattutto a zero passi dalla costruzione più nota e simbolo della città.

(Danzica, Główne Miasto - Vista dal nostro alloggio)

(Danzica, Główne Miasto - Vista del nostro alloggio)

(Danzica, Główne Miasto - Żuraw)

(Danzica, Główne Miasto - Żuraw)

(Danzica, Główne Miasto - Żuraw)

Si tratta della (o del) Żuraw, la più grande gru portuale d’Europa, ora parte del Museo Marittimo della città. Di sera è ancora tutto più suggestivo.

(Danzica, Główne Miasto - Passeggio lungo la Motława)

(Danzica, Główne Miasto - Passeggio lungo la Motława)

(Danzica, Główne Miasto - Passeggio lungo la Motława)

(Danzica, Główne Miasto - Passeggio lungo la Motława)

Ma a Danzica è bello perdersi nelle viuzze del centro (chiamata Główne Miasto). Ci si sente accolti e si capisce che l’impressione che si poteva avere a priori di città grigia e fredda è assolutamente sbagliata. E che è una città da guardare con il naso all'insù.

(Danzica, Główne Miasto - Bazylika Mariacka)

(Danzica, Główne Miasto - Świętego Ducha)

(Danzica, Główne Miasto - Casa natale di Arthur Schopenhauer)

(Danzica, Główne Miasto - Casa "anseatica" in Świętego Ducha)

(Danzica, Główne Miasto - Casa "anseatica" in Świętego Ducha)

(Danzica, Główne Miasto - Casa "anseatica" in Świętego Ducha)

(Danzica, Główne Miasto - Świętego Ducha)

(Danzica, Główne Miasto - Grobla I)

(Danzica, Główne Miasto - Grobla I)

(Danzica, Główne Miasto - Piwna)

(Danzica, Główne Miasto - Il vecchio Arsenale, ora Accademia di Belle Arti)

(Danzica, Główne Miasto - Piwna)

(Danzica, Główne Miasto - Węglarska)

(Danzica, Główne Miasto - Piwna)

(Danzica, Główne Miasto - Mariacka)

(Danzica, Główne Miasto - Chlebnicka)

La verità è che il centro di Danzica è stato completamente distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e quello che vediamo oggi è la ricostruzione fedele di come era prima di quella devastazione. Danzica incarna lo spirito di rivincita che è parte del DNA di questa nazione. La Polonia del XX secolo ha pagato duramente la sua partecipazione al grande libro della Storia e qui, le testimonianze di questo calvario sono tangibili.
In Polonia, infatti, è stato sparato il primo colpo di cannone del secondo conflitto mondiale. Era la mattina del 1º settembre 1939, alle ore 04:48, proprio qui a Danzica. Ancora più precisamente a Westerplatte, che è la zona della città che si trova sulla foce della Motława che è il fiume che attraversa il centro città. E che noi abbiamo navigato su un fantastico galeone dei pirati (lo so, non dite nulla) per raggiungere il punto esatto dove tutto ebbe inizio: Westerplatte appunto.

(Danzica, Główne Miasto - Galeone per Westerplatte)

(Danzica, Główne Miasto - Galeone per Westerplatte)

(Danzica, Główne Miasto - Non era il capitano del galeone per Westerplatte)

(Lungo la Motława in direzione Westerplatte)

(Danzica, Westerplatte)

A Westerplatte rimane ben poco di ciò che fu: alcune baracche sventrate dai colpi di artiglieria, un progetto di riqualificazione e le tombe dei poveri soldati che cercarono di fermare la tragedia appena cominciata, difendendo quel lembo di terra sino alla fine.

(Danzica, Westerplatte)

(Danzica, Westerplatte)

(Danzica, Westerplatte)

(Danzica, Westerplatte)

(Danzica, Westerplatte)

(Danzica, Westerplatte)

(Danzica, Westerplatte)

(Danzica, Westerplatte - Monumento ai Caduti)

(Danzica, Westerplatte - Monumento ai Caduti)

(Danzica, Westerplatte - Monumento ai Caduti)

(Danzica, Westerplatte - Monumento ai Caduti)

Westerplatte si affaccia sul Mar Baltico. E il vento del Baltico è un vento molto freddo.

(Danzica, Westerplatte - Mar Baltico)

(Danzica, Westerplatte - Mar Baltico)

(Danzica, Westerplatte - Mar Baltico)

(Danzica, Westerplatte - Due pinguini sulle spiagge del Mar Baltico)

Sulla via del ritorno, gettiamo uno sguardo ai cantieri navali.

(Lungo la Motława da Westerplatte a Główne Miasto)

(Lungo la Motława da Westerplatte a Główne Miasto)

(Lungo la Motława da Westerplatte a Główne Miasto)

(Lungo la Motława da Westerplatte a Główne Miasto)

(Lungo la Motława da Westerplatte a Główne Miasto)

(Lungo la Motława da Westerplatte a Główne Miasto)

(Lungo la Motława da Westerplatte a Główne Miasto)

Quello che succede nel nostro girovagare alla scoperta delle città è che sempre, ogni volta, vogliamo conoscere come in quei luoghi viene concepita la bellezza. Il modo più comodo per fare questo è infilarsi dentro un museo, preferibilmente d’arte, preferibilmente NON contemporanea. Io, quella bellezza, non riesco proprio a leggerla e a capirla fino in fondo (mi ricordo Lille… ).
Qui a Danzica c’è il Museo di Belle Arti.
Noi lo visitiamo, in verità per ammirare un solo quadro. Beh… giudicate voi.

(Danzica - Muzeum Narodowe)

(Danzica - Muzeum Narodowe)

(Danzica - Muzeum Narodowe - Là in fondo )

(Hans Memling, Trittico di Danzica o del Giudizio Universale, 1467-1473 circa)

(Hans Memling, Trittico di Danzica o del Giudizio Universale, 1467-1473 circa)

(Hans Memling, Trittico di Danzica o del Giudizio Universale, 1467-1473 circa)

(Hans Memling, Trittico di Danzica o del Giudizio Universale, 1467-1473 circa)

(Hans Memling, Trittico di Danzica o del Giudizio Universale, 1467-1473 circa)

(Hans Memling, Trittico di Danzica o del Giudizio Universale, 1467-1473 circa)

Questa bellezza è ipnotica. Quel quadro è ipnotico. E noi ci caschiamo, lì davanti per un’ora con gli occhi spalancati per cercare di catturare ogni dettaglio e per capire se siamo noi quelli riflessi nell’armatura.
È la bellezza che attraversa il tempo, concepita mezzo millennio fa, funzionale all’insegnamento della morale. A ricordarci che esistono il bene ed il male. E che in un modo che a quel tempo era chiarissimo, tutti noi saremo chiamati a rendere conto del bene e del male che avremo saputo fare.
Il rendere conto del nostro operato (“nostro” nel senso di genere umano) è qualcosa da ricordare. Un nodo al fazzoletto.
E a Danzica di nodo al fazzoletto ce n'è uno enorme. Anzi due. Ma ve ne parleremo nell'altro post.



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