What happens in Vegas stays in Vegas - Las Vegas, Nevada

20 Aprile 2018 - 1° Maggio 2018

(Sunrise from the 22nd floor)

E’ tempo di ripartire in questo che è un vero e proprio viaggio on the road, che ci farà attraversare California, Nevada e Arizona, facendoci macinare miglia su miglia.
Facciamo tappa per la notte a Las Vegas, che è il luna park dei grandi, un immenso parco giochi, luminoso, eccessivo, a tratti disturbante: fiumi di acqua in pieno deserto per mantenere in vita l’ecosistema del capitalismo, per solleticare sogni di facili vincite e cambiamenti di vita radicali, per creare illusioni, giocare con i sogni di chi spera che una vita di soldi e agi possa iniziare proprio qui.
Arriviamo senza intoppi nel tardo pomeriggio, in poco più di due ore dalla Death Valley: dal silenzio più totale al rumore più assordante. La terra degli estremi colpisce ancora.

 (LV strip by night)

(LV strip by night) 

 (LV strip by night)

 (LV strip by night)

 (LV strip by night, Bellagio)

 (LV strip by night)

(LV strip by night) 

 (LV strip by night, Flamingo)

 (LV strip by night)

(LV strip by night)

In mezzo a quella che sembra una bolgia dell’Inferno dantesco, incontriamo Janet e Teresa che ci hanno raggiunto qui in volo da San Diego. Abbiamo prenotato la cena nel ristorante del nostro hotel: un giardino rigoglioso che si snoda attorno a tre piscine (perché una sola sembrava da poveri), luci soffuse appese agli alberi. Parrebbe troppo fashion anche a Lapo Elkann, figuriamoci al Piemontese che per l’occasione ha avuto almeno la decenza di non uscire con il marsupio e il cappello da esploratore nerd sfigato.
Ha tenuto però una delle sue T-shirt bianche di Sergio Tacchini, che per un momento ha destabilizzato l'addetta all'accoglienza di sala, col sorriso a 92 denti e il tono della voce di due ottave più alto della media (e che comunque, per la cronaca, è vestita meglio di noi) e le ha fatto dubitare tra il facchino addetto alla consegna delle merci o un potenziale cliente. Uno di quei posti dove la quantità delle pietanze servite è inversamente proporzionale alla grandezza dei piatti piani e al prezzo indicato sul menù: con quei soldi mia madre avrebbe sfamato 24 persone senza battere ciglio, secondi di pesce e carne inclusi.
Certo, la Disnelyland degli adulti sa affascinare e ammaliare con tutte quelle luci che rendono la notte un luogo infinito di promesse. Facile farsi abbindolare dai suoi mille lustrini. Facile cedere, facile lasciarsi andare.

 (LV strip by night)

 (Bellagio water show)

 (Bellagio water show)

 (Bellagio water show)

(LV by night) 

 (LV strip by night)

 (LV night view)

 (New York New York, Las Vegas)

 (New York New York, inside)

Lussi ed eccessi, che si riassumono in quello che qui si recita come un mantra “What happens in Vegas stays in Vegas” (Ciò che accade a Las Vegas rimane a Las Vegas): una sorta di zona franca dove tutto è concesso, dove si fuma liberamente in qualsiasi casinò, dove scorrono fiumi di alcool servito gratuitamente finché sei seduto al tavolo da gioco, dove puoi convolare a nozze la sera e dimenticarti il suo nome la mattina o vincere e perdere tutto in un secondo. Dove la vita può cambiare radicalmente o rimanere quella di prima, solo più povera in molti sensi.

 (Bellagio Resort & Casino)

(Bellagio Resort & Casino) 

 (Bellagio Resort & Casino)

(Bellagio Resort & Casino)

E poi li vedi: oltre gli abiti firmati di chi entra nei privè con puntate minime a tre zeri, oltre le risate, oltre le urla di gioia di chi ha vinto un giro di roulette, oltre i colori dei cocktail, le luci delle slot, oltre i sorrisi impeccabili degli addetti ai tavoli, vedi loro. Gli altri.

(Rest your eyes)

Vedi lo sguardo di donne e uomini fisso sullo schermo colorato delle scommesse, con i loro abiti da 1 dollaro al pezzo, mentre fumano sigarette di una marca scadente e raccontano a loro stessi che arrivati al mozzicone smetteranno di giocare; vedi prostitute che sorridono concilianti accavallando le gambe, vedi giovani donne accasciate sulle poltrone, davanti al video intermittente di una macchinetta mangiasoldi, dormire completamente sfatte; vedi la delusione dipinta sul viso di chi pensava che questa sarebbe stata la volta buona; vedi i predicatori e gli ubriachi per strada urlare parole incomprensibili, vedi i senzatetto che chiedono un penny per il cibo del loro cane, vedi quelli che si raccontano una bugia e fingono di crederci, vedi quelli che stanno cercando qualcosa che non troveranno mai e lo sanno, lo sanno anche loro.
Solo che dal ventiduesimo piano del tuo resort a quattro stelle noti solo le luci dei casinò, i grattaceli che riflettono la bellezza di albe e tramonti, il fresco della tua stanza climatizzata a 65 gradi Farehneit, l’impeccabilità di porte, maniglie, muri e pavimenti tirati a lucido h24.
Dal ventiduesimo piano del tuo resort a quattro stelle gli altri non li noti: li vedi solo se esci, se cammini per le strade, se guardi negli angoli bui scampati alle mille luci della città, se ti mischi alla gente, se segui il flusso della corrente senza dimenticare di fermarti ogni tanto, di sederti e saperli vedere.

(Las Vegas view from 22nd floor)




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